Città in vendita : da New York a Berlino, da Barcellona a Londra, storia sociale e geografia urbana della gentrificazione: come e perché, attraverso la "rigenerazione" e la "lotta al degrado", i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, emarginati ed espulsi persino dai quartieri in cui sono nati
Negli anni ’60 interi quartieri di Manhattan erano considerati luoghi degradati. Quegli stessi quartieri, oggi, ospitano gli appartamenti più costosi del pianeta. Questo tipo di fenomeno, in realtà, non è affatto esclusivo di New York.
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Come mostrano gli autori di “Città in vendita”, infatti, l’espulsione degli abitanti dei quartieri popolari a vantaggio di classi sociali con maggiore disponibilità economica è un fenomeno che riguarda tutte le città del mondo e che ovunque produce effetti simili. Così, che si parli di Belleville, di el Raval o del Bronx, le attività economiche tradizionali cedono il passo a botteghe alternative e le case già abitate da sottoproletari vengono popolate da manager ed artisti. Per definire un simile cambiamento si parla di “rigenerazione urbana” ma c’è chi preferisce usare il termine “gentrification” affermando come, di fronte al fenomeno del cambiamento nel tessuto sociale, non vi sia alcun “rinascimento urbano” da festeggiare, ma, al contrario, soltanto un nuovo processo speculativo, l’ennesimo grazie al quale i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, emarginati ed esclusi persino dai quartieri in cui sono nati. Prefazione di Daniela De Leo.
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