Un saggio che si pone come un un appello a frenare la trasformazione, oggi sempre più veloce, delle nostre chiese in "monetifici". Chiese che sempre più spesso vengono chiuse, abbandonate al degrado o peggio ancora svendute per gli utilizzi più variegatamente impropri (hotel, ville private e finanche garage e officine, o semplicemente location di eventi che vanno dalle cene esclusive fino a serate danzanti). Chies che, giustamente ricorda Mintanari, sono, oltre che un luogo di preghiera, un luogo pubblico, dove la storia ci ha consegnato, oltre al patrimonio artistico, un patrimonio storico fatto di coloro che questi luoghi hanno frequentato ed amato; e che come tali vannk preservate. E invece tali luoghi oggi, in una visione "utilitaristica, vengono chiusi, svenduti e comunque privati alla fruizione della collettività, che di diritto ne è la legittima proprietaria, in quanto luoghi pubblici.

Un saggio molto interessante, che con spirito indipendente esamina, il nostro immenso patrimonio culturale, custodito in gran parte nelle chiese. Critico ni confronti della chiesa quando, fa affari su quello che l'autore ritiene , e son d'accordo, le chiese luoghi di culto e non posti da cui trarre profitto.