Antropologo di fama, Marc Augé si è sempre interessato al problema dell’altro: l’altro individuo, l’altro società, l’altro culturale, l’altro geografico. In questo libro, porta con sé il lettore dagli stadi delle grandi città alle lagune della Costa d’Avorio; s’interroga sul senso del cannibalismo, sui sogni degli Indiani del Venezuela o sul ruolo dell’eroe nelle serie televisive americane.
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Dopo più di mezzo secolo di osservazioni, ritorna sulle relazioni fra lo stesso e l’altro, quali esistono presso alcune popolazioni africane o amerindiane, e quali si manifestano ai nostri giorni nel contesto della mondializzazione. Occorre sapersi tenere all’ “incrocio delle incertezze” se vogliamo sottrarci all’uniformità, a quella fatalità che vorrebbe che fossimo tutti uguali.