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3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento03/09/2023
Religione o convinzione?
Appassionato di dolci siciliani, il protagonista, agente immobiliare, si innamora. Non è Mai convinto completamente delle sue scelte e si fa coinvolgere anche dai colleghi nel torneo di calcetto cui è poco interessato.Mostra un comportamento sempre poco deciso e quasi da adolescente, finché affronta la questione religiosa, spronato dal comportamento della fidanzata. E si accorge che per ognuno credere è una convinzione individuale cui corrisponde un comportamento spesso non conforme alla religione stessa. Allora dove è la fede? Da qui tutto il percorso di Arturo/Pif che non banalizza la questione, ma vuole essere credente e coerente negli atteggiamenti, fino a rasentare il grottesco e ad affrontare il giudizio degli altri. Il libro non è banale, è divertente ed è da leggereHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
1 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento07/02/2021Libro molto leggero ma anche riflessivo, che ci permette di scherzare in modo serio sulla religione. Ognuno ha un modo proprio di professarla e se questo viene alterato, potrebbe creare delle conseguenze abbastanza spiacevoli come il nostro Arturo ci dimostra. Ma siamo sicuri nel sostenere che il nostro presente corrisponda ai piani di Dio? Molte volte la vita c'insegna che possiamo fare giri immensi ma tornare al punto di partenza come dimostra l'epilogo di questo libro, impreziosito di tante piccole sicule che fanno sorridere ed una volta apprese devono essere divulgate. Libro consigliato per chi vuole concedersi una lettura leggera ma non banale...Hai trovato utile questo commento?
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0 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento27/05/2020
I dolci
E' un racconto divertente, il cui protagonista è senz'altro un personaggio originale e la lettura è senz'altro facile e scorrevoleHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento22/11/2019
L'ingenuo che è in noi...
Comincio da cosa non mi è piaciuto di questo libro: come finisce. In maniera brusca, troppo rapida, e senza quella catarsi che ormai attendevamo per il personaggio inventato da PIF. Che poi è sempre lo stesso dei suoi film, eterno uomo poco cresciuto, molto immaturo e poco consapevole, ma sempre sincero. Qui anche troppo, viste le disavventure tragicomiche a cui va incontro Arturo, il suo alter ego. E' come sempre un personaggio per cui non si può fare a meno di provare empatia, anche se è un sentimento anche di superiorità in quanto tutti noi uomini, leggendo delle sue improbabili gesta, siamo portati a pensare: "è proprio un ingenuo a fare questo, io non mi comporterei mai così". Ma la forza di Arturo, e di PIF, è proprio questa, un'innocenza ingenua traspira sempre dai suoi personaggi, ma alla fine diventa saggezza, anche ispiratrice.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
3 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento11/11/2019
Non delude!
Anche in questa forma d'arte non delude! Leggero e divertente ma allo stesso tempo profondo e riflessivo su un tema molto delicato e personale. Condivido il pensiero generale sulla visione e "interpretazione" odierna del vivere la religiosità a proprio piacere.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
4 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento01/08/2019
Il solito adorabile Pif
L'ho iniziato per curiosità, le prime pagine mi sono sembrate sotto tono ma mi sono subito ricreduta. Bello tenero divertente e anti convenzionale proprio con una storia sulla religiosità. Lo farei leggere a tutti, anche nei licei. Bravissimo come sempre, Pif!Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
7 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento29/04/2019
Caro Pif,
…nell’acquistare il tuo libro “…che Dio perdona a tutti” ho studiato a fondo l’immagine in copertina, in cui cerchi di trovare il filo della matassa ingarbugliata dei tuoi pensieri, che tanto ingarbugliati non sono. Il ciuffo grigio dei capelli non frena le tue idee, anzi le alliscia per renderle più scorrevoli di quello che già sono. Qualcuno mi ha detto: “Figurati, l’avrà aiutato un ghostwriter!”, ma è impossibile. Arturo è sempre lui, quello de “La mafia uccide solo d’estate” e di “In guerra per amore”. Arturo è il protagonista che cerca il bene per sé, senza calpestare la libertà degli altri e in questo libro, alla continua ricerca di se stesso, offre anche l’opportunità agli altri di aprire la scorza che protegge il loro cuore dalle emozioni e guardarci dentro. Noi siamo tutti un po’ ‘Arturo’, ma il più delle volte ci teniamo dentro le nostre profonde verità, per timore di confrontarci con gli altri. Solo quando ci esponiamo, umilmente o prepotentemente, possiamo vederci più chiaro, anche se, forse, rischiamo di aprire altre porte su dubbi e perplessità. Insomma, è sicuramente più facile sopravvivere che vivere, ma le persone sane di mente non resistono alla tentazione di cedere al desiderio di vivere, abbracciandone anche le difficoltà. Mi piacerebbe rincontrarti, Pif. Sì, perché ci siamo già conosciuti in una delle tante manifestazioni sulla lettura, in cui sei chiamato a modello per i ragazzi e da umile Arturo, ammetti sempre di non aver studiato molto a scuola. Ho il tuo autografo sul mio quaderno di appunti e non ti sei stupito per niente che non ti abbia chiesto il selfie, ora decisamente più di moda. Dicevo, mi piacerebbe rincontrarti, per ringraziarti personalmente per il tuo percorso di voler vivere e non sopravvivere, perché “Ci sono momenti in cui uno vorrebbe scendere spontaneamente da se stesso. Ma solo per un breve periodo. Una sospensione. Giusto per capire le proprie intenzioni e quelle del resto del mondo. Per comprendere quanti punti in comune ci possano essere.”Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato