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4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento05/09/2023
40 anni, e non sentirli
Sono passati 40 anni dal 1983, quando Daniel Pennac iniziò a scrivere il primo romanzo del ciclo di Belleville, o dei Malaussène. Otto romanzi imperniati dulle tragicomiche avventure di Benjamin Malaussène e della sua famiglia allargata, composta da fratelli, sorelle, amici, vicini di Belleville, uno dei quartieri multietnici di Parigi. Tutte storie un po' sopra alle righe, ma scritte in uno stile inconfondibile, scoppiettante, che non perde mai il ritmo. Questo romanzo, che arriva a sei anni dal precedente. racconta le vicende dei nipoti Malaussène, che hanno rapito un personaggio importante, attirando le ire di Nonnino, una sorta di principe malavitoso, e di tutta la sua corte di giovani adepti, che Nonnino comanda a bacchetta, come un esercito del malaffare. Per apprezzare al meglio questo romanzo conclusivo bisognerebbe andare a rileggere i precedenti, perché i riferimenti sono tanti, davvero tanti, e alla fine tutti i nodi vengono al pettine, e i punti oscuri vengono svelati. Imperdibile per chi ha letto il resto della serie.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
6 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento21/08/2023
La saga della famiglia Malaussène finisce (forse...)
Per il gran finale della saga Malaussène ho deciso di leggere il libro in versione originale, per gustare al meglio le consuete acrobazie linguistiche di Daniel Pennac. Seguo la famiglia fin dagli esordi e raramente sono uscito deluso dalla lettura di uno dei romanzi con protagonisti Benjamin e tutta la sua famiglia incredibilmente allargata, visto che comprende, oltre a fratelli, sorelle e nipoti, anche personaggi che ormai, in tutti questi anni, sono diventati di famiglia anche per noi. Qui l'ottimo Benjamin (di professione capro espiatorio, lo ricordiamo) è uno dei tanti personaggi, anzi il protagonista, possiamo dirlo senza svelare nulla, è Pepère (Nonnino la fiacca traduzione italiana), che gestisce una rete malavitosa e si comporta come un nonno con i suoi nipoti. Il romanzo inizia dove era finito il precedente, di cui questo costituisce la seconda e conclusiva parte, ma si legge tranquillamente come opera a sè stante. Anche se, va detto, chi fosse nuovo alle avventure della famiglia più celebre di Belleville avrebbe qualche difficoltà a stare appresso a tutti i personaggi, anche quelli ormai scomparsi tornano qui per un'ultima recita. Insomma oltre 400 pagine che scorrono via piacevolmente e ricche di sorprese e trovate, come da trent'anni ci ha abituato Pennac. Non perdetelo.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato