Il libro e' un discorrere sul beneficio del camminare e fino a qui nulla di particolarmente nuovo se non un narrare fluido e piacevole concetti che chi cammina conosce e anche chi non lo fa abitualmente. Cio' che ho molto apprezzato invece è la varieta' delle citazioni che Kagge riporta, alcune (poche) autobiografiche e molte dotte o meno ma perlopiu' interessanti. Ci sono commenti profondi ma sempre misurati. Kagge e' norvegese e il suo scrivere ha uno stile "nordico". Calmo, non enfatico, profondo, regolare, rispettoso. Sembra un fiume che scorre lento nel suo alveo con i bordi pieni di neve ed il silenzio intorno. Questa e' l'immagine che mi ha accompagnato mentre leggevo. Non ci si aspetti un temperamento passionale, descrizioni mozzafiato o iperboli psicologiche. Il libro e' raffinato, compito, calmo e sicuramente da leggere.

Questo libro contiene molta aria fritta, sovversivo quanto una lumaca. Muoversi fa bene. Andare lenti vi fa vedere più cose che andare veloci. Il mondo è vario. Il mondo cambia. Meglio farsi una passeggiata, o un qualsiasi testo di psicogeografia.