L’autrice, in questo esauriente e dettagliato libretto, vuole riportare a memoria un evento tragico accaduto a New York nel marzo 1911, in una fabbrica dove persero la vita 129 donne e 17 uomini, operaie e operai emigrati da molti paesi, fra cui anche l'Italia. I proprietari della fabbrica avevano fatto fortuna producendo a basso costo delle graziose camicette bianche con il lavoro di più di 500 operaie. Ma un giorno, poco prima dell’uscita, scoppiò un incendio che si propagò rapidamente, intrappolando le sfortunate lavoratrici anche a causa delle porte di uscita chiuse a chiave. Le operaie alla ricerca di vie di scampo morirono quasi tutte bruciate e furono poi identificate dai familiari da piccoli particolari, mentre altre preferirono gettarsi nel vuoto dalle alte finestre. L’autrice si è procurata i nomi delle vittime italiane e ha cercato notizie sulle loro origini, sulle famiglie, sui discendenti, recandosi di persona nei luoghi di provenienza per ridare dignità e far conoscere il loro sacrificio che, anche se lontano nel tempo, non deve essere dimenticato. Un lavoro veramente lodevole per cui ancora oggi, grazie all'impegno della scrittrice e non solo, i nomi di queste donne e le loro tombe sono ancora nei cuori di tanti, anche negli USA (c'è anche una pagina Facebook, se si vuole seguire: Triangle Fire Memorial Association, Inc., molto interessante)