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11/10/2019
Sempre ottimo libro
Continua il simpatico incontro dei tre personaggi di Carlotto contro il perfido Giorgio Pellegrini.Saga che però presto necessita di una conclusione,perchè anche stavolta il malvagio Pellegrini se la caverà- Piccolo refuso a pag.81 : la cassaforte nel gergo della mala, non viene chiamata:" La vedova" bensì :" La comare".Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento17/07/2018
Un'altra puntata del Crossover
Torna il mega crossover Alligatore-Pellegrini-Campagna, ormai tutti sanno di tutti. Le istituzioni ci fanno una pessima figura e Beniamino, l'Alligatore e Max sono sempre più stanchi di essere messi in mezzo. Sempre ottimi i dettagli alcolico-musicali. Un plauso alla scrittura: tutto narrato in prima persona, si capisce subito, senza dover ricorrere al contesto narrativo, chi sta parlando.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento30/03/2018
Fuorilegge a chi?
Sappiamo come Carlotto ami rovesciare la prospettiva tradizionale, che vuole i i fuorilegge nella parte dei cattivi ed i tutori dell'ordine intenti a contrastarne l'operato, per il lieto fine. In questo romanzo, forte e complesso come mai, Carlotto amplifica la sua prospettiva rovesciata e, allo stesso tempo, conferma la particolare vena creativa evidenziata già nel precedente romanzo "Il Turista". Del quale, a voler dirla tutta, condivide anche una buona parte del'impianto narrativo: il doppio e triplo gioco cui i protagonisti sono costretti per non rmanere schiacciati in un micidiale ingranaggio; la funzionaria sin troppo determinata, sino alle soglie (ed oltre) di un pericoloso egocentrismo; il buon poliziotto, capace ancora di un sano discernimento dei ruoli e dei limiti. Le assonanze, però, finiscono qui. Nulla di più. Il lavoro, come anticipato, è straordinariamente articolato e ricco (come da tradizione) anche di scene "forti"; ma questo è noto a priori ai lettori di Carlotto. Mi associo (nel mio piccolo) al plauso della critica, che vede in questo lavoro un ulteriore salto di qualità nella narrazione dell'autore e, in particolare, nella serie dedicata all'Alligatore; personalmente, però, ritengo che "Il Turista" rimanga un gradino al di sopra.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato