Dettaglio del documento
- Lo trovi in
- Scheda
- Commenti
- Forse ti può interessare
Se vuoi inserire un commento a questo documento o indicare con un voto da 1 a 5 la tua preferenza inserisci il tuo codice utente e la tua password dal pulsante Accedi in alto a destra.
Non sei ancora un nostro iscritto? REGISTRATI ON-LINE!!
Non sei ancora un nostro iscritto? REGISTRATI ON-LINE!!
-
5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento04/09/2019
Il dato è tratto.
Questo libro è molto importante. Offre una nitido punto di vista a chi si occupa di comunicazione, dà una visione d'inseme a tutti, perché tutti siamo coinvolti nell'era digitale. "Il capitalismo digitale è il capitalismo del XXI secolo", scrivono a un certo punto gli autori. Entrambi coinvolti nell'Agcom, l'organismo ufficiale di controllo delle attività che si svolgono sul Web. La tesi del libro non subisce fascinazioni sociologiche, ma affronta il problema di petto: i Big data, cioè la nuova forma di produzione della ricchezza a livello globale, in cui la materia prima che messa a valore sono le informazioni relative alla nostre viste. Grazie alle informazioni che noi cediamo alle piattaforme on line, a cominciare proprio dai social, sono nati nuovi colossi gloabli: Apple, Google, Facebook, Microsoft, Amazon, colossi quotati in borsa, che hanno una forza economica paragonabile ai petrolieri degli anni Settanta, o alle case automobilistiche degli anno Ottanta. Una tale forza da indurci a fare delle scelte negli acquisti, ma anche a condizionare molto pesantemente la democrazia, influendo sulle scelte nel voto. "Il tempo dei dati è il nostro presente. Tocca a ciascuno di noi misurarlo, come diceva Protagora, e plasmarlo, al di là di ogni possibile e opportuna regolazione volta a riequilibrare i rapporti di potere. Ciascuno di noi - utente, cittadino, elettore - in quanto produttore e consumatore online di dati, è connesso all'infosfera digitale. E ha la sua parte di responsabilità nel determinarne il destino".Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato