Questo libro è stato pubblicato,presumibilmente verso la fine del secolo scorso, in modo anonimo, perchè autobiografico. La vicenda si svolge a Pechino e narra la storia di un giovane omosessuale, di famiglia "bene" e di rosee prospettive future, e un ragazzo che si prostituisce. Il linguaggio è piuttosto esplicito, ma questa vicenda non è una storia di sesso, o almeno non solo, è invece una storia di amore, vero amore, di disagio, di solitudine. Una bella scrittura, un libro che si fa leggere con piacere, ma che alla fine lascia un profondo senso di tristezza. Si comprende l'anonimato per la profonda condanna dell'omosessualità nella Cina comunista.

Attirata dal titolo e dalla copertina (che solo più tardi ho scoperto cosa rappresentasse), ho letto questo libro tutto d’un fiato. Un libro “furtivo” già per il fatto che l’autore, da quanto si scrive, abbia dovuto utilizzare uno pseudonimo per non essere censurato nel paese di origine. Una storia di sesso, ma soprattuto una storia d’amore, vera, travagliata. Quell’amore che va oltre la forma. Un libro sulle emozioni prima di tutto, ma anche, in controluce, sulla storia di un paese, moderno nell’aspetto e antico nella sostanza. E così anche il libro è da leggere andando “oltre”.