Babel è un saggio sotto forma di dialogo tra il giornalista Ezio Mauro ed il sociologo Zygmunt Bauman. I temi affrontati sono vari anche se tra loro collegati: la crisi della democrazia in Occidente (perdita di fiducia dell'elettorato nei confronti della politica ed ascesa del populismo), la trasformazione della società (aumento delle disuguaglianze economiche, individualismo e dissolvimento delle vecchie appartenenze, trasformazione del cittadino in spettatore-consumatore) e le conseguenze prodotte dalla diffusione di internet (cultura dell'autoesposizione, comunicazione acritica e priva di significato, diffusione di ingiurie ed odio). Anche se contiene diversi spunti interessanti, mettendo in evidenza, tra l'altro, alcuni obiettivi fattori di rischio della società contemporanea, il libro non appare, nel complesso, convincente. Gli autori fanno continuo riferimento ad una presunta età dell'oro, collocata in un periodo non chiaramente precisato, in cui le persone sarebbero state solidali, avrebbero partecipato alla vita pubblica e si sarebbero informate in maniera critica e la confrontano con il presente dove i loro discendenti sarebbero diventati individualisti, indifferenti alla cosa pubblica e totalmente acritici. Manca, inoltre, qualunque dato quantitativo che possa dimostrare una involuzione così totale e catastrofica. In altre parole, il quadro che emerge dal libro sembra più una caricatura che una rappresentazione realistica del mondo attuale. Sugli stessi temi, un contributo molto più incisivo, documentato e bilanciato è offerto dal libro di Yascha Mounk, "Popolo vs democrazia: dalla cittadinanza alla dittatura elettorale".