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21/09/2023Piacevole sorpresa questo poliziesco di Walter Veltroni, primo di una serie, per ora, di tre episodi, ambientato nel bello scenario di Villa Borghese in Roma. D’accordo, ci troviamo di fronte ad un ennesimo Commissario di polizia e alla sua strampalata squadra, ma la storia è stringata, la lettura veloce di queste centocinquanta pagine o poco meno; altri autori avrebbero raggiunto tranquillamente il doppio delle pagine con gli stessi fatti e personaggi e questo a me piace. I fatti sono efferati, ma senza insistere morbosamente sui particolari, raccontati con uno stile sobrio, riflessioni colte e una scrittura ben ritmata, non artificiosa nonostante l’inserimento di termini rari, alcuni dei quali da me mai sentiti e che invitano alla ricerca, cosa che ho fatto garantendone l’esistenza e che per me non rappresentano un fastidio, ma un arricchimento (Sto parlando ad esempio di termini come malmostoso, panoramicare, ficcante, alleprato, periclitante... ben inseriti, non irritanti ).Hai trovato utile questo commento?
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0 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento27/07/2022Ottima lettura da ombrellone, non sono un amante incallito del giallo ma questo mi è piaciutoHai trovato utile questo commento?
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5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento11/08/2020
Da leggere sotto l'ombrellone
Libro letto più che altro per curiosità, ma è scritto bene, si divora in poche ore. La storia all'inizio non è molto originale (il Commissariato di Polizia di fresca creazione, con un gruppo di agenti raccattati non proprio nel fior fiore della categoria, si era già visto nella serie di Maurizio de Giovanni dei Bastardi di Pizzofalcone), ma poi la storia, truculenta ma senza esagerare, diventa interessante e per nulla scontata. I personaggi sono un po' delle macchiette, ma l'originalità non cade nel grottesco o nel ridicolo, il che non è poco.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
5 / 15 utenti hanno trovato utile questo commento16/02/2020
premio sbadiglio 2019
nella sua ultima fatica Walter Veltroni è riuscito a scrivere un giallo noioso come lui. completamente sbilanciato in un lungo prologo di presentazione dei personaggi che non suscita il benché minimo interesse, e sembra fornire indicazioni di sceneggiatura per una eventuale fiction Rai (magari, perché no? firmata dallo stesso Veltroni...), si arriva esausti al rinvenimento di un cadavere, tra decine di citazioni con le quali l'autore, sua vera cifra stilistica, ci vorrebbe mostrare la sua profonda cultura. e così siamo alle solite, Veltroni non crede nel giallo, vuole solamente usare il genere per rendere più accattivante il racconto di sé stesso. Un mediocre, senile esercizio di arroganza. Uno di quei divertissement alla pariolina privi di senso, come quelle barzellette idiote dove ride solo chi la racconta. Sembra che Veltroni abbia fatto sua quella battuta di Hudson Hawk: "ti torturerò così lentamente che morirai sbadigliando". Da buttareHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
7 / 15 utenti hanno trovato utile questo commento16/01/2020
Non decolla.
La prova "gialla" di Veltroni non è granché. Scrivere un buon giallo è molto difficile, non è materia in cui si possa improvvisare. Magari col secondo andrà meglio.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato