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1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento22/01/2021
L'archeologa, il gatto e la traduttrice
Serena Venditto ha creato una insolita coppia di investigatori, una archeologa e il suo gatto (che si chiama come il fratello di Sherlock Holmes, mica Fuffi!) che, con altri personaggi simpatici e un po' buffi (il giapponese, con il suo italiano strampalato è esilarante) danno vita a una indagine su un suicidio che si rivela essere un omicidio, con una trama di tutto rispetto. E' un giallo che rientra nel filone dei "gialli-rosa", ma lo stile di scrittura non banale, e i personaggi ben delineati rendono la lettura assolutamente piacevole.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento13/01/2021
Detective per caso. O per passione
La caratteristica saliente di questo romanzo è che ne seguiamo lo sviluppo non attraverso gli occhi di chi è destinata a risolvere il caso; ma proprio per questo motivo i primissimi capitoli servono non solo a farci conoscere la protagonista principale (Ariel, la «voce narrante») ma anche a farci capire come si unisca agli altri tre personaggi che formano il nucleo della serie che qui ha inizio. Per inquadrare il racconto utilizzando una «colorazione», non posso fare a meno di indicare un giallo-rosa; oppure, volendo proporre una similitudine (senza minimamente azzardare paragoni!), mi viene spontaneo, su quattro piedi (quelli della sedia), pensare all’Allieva di Gazzola. Solo che qui, come anticipato, la voce narrante non coincide con la detective dilettante. La quale, a sua volta, non è un medico legale bensì una archeologa; che userà proprio le attitudini coltivate professionalmente (per sua stessa ammissione) per aiutare l’ispettore incaricato delle indagini sull’inspiegabile omicidio consumatosi nel condominio. L’ispettore, però, per un sottile (o crudele) scherzo del destino, è l’ex fidanzato (fedifrago e pentito) della protagonista. Il cast è completato da una serie di altri personaggi ben caratterizzati, fra cui spicca Mycroft, il gattone di casa, dotato di un non comune talento «critico». Un romanzo per trascorrere un po’ di tempo piacevolmente, grazie anche alla prosa dell’autrice, sia davanti ad un caminetto se fuori c’è neve sia sotto l’ombrellone quando fa caldo.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato