L’archivio di Fabrizio De André è pervenuto in varie fasi, a partire dal 2003, alla Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli studi di Siena, a seguito di una convenzione stipulata con la proprietaria delle carte, la Fondazione Fabrizio De André.
[...]
La documentata e illuminante Introduzione di Stefano Moscadelli, uno dei due autori con Marta Fabbrini dell’Inventario, oltre a ricostruire l’acceso, contrastato dibattito interno alla critica e all’ambiente musicale sul fenomeno della “canzone d’autore” esploso negli anni ‘60, riferisce dei criteri che hanno condotto a definire una struttura dell’Archivio in tre parti. La prima (Carte di Giuseppe e Luisa de André) comprende documenti dei genitori o da loro raccolti di e su Fabrizio, la seconda è il vero e proprio Archivio Fabrizio De André, a sua volta diviso in quattro serie (Atti e Documenti, Corrispondenza, Lettere degli ammiratori, Materiali di studio e lavoro), la terza parte, un piccolo nucleo librario che accompagnava la documentazione, sarà oggetto di una pubblicazione specifica. All’interno di una biografia contrassegnata da notevoli elementi di interesse, non solo sul piano strettamente artistico - Fabrizio De André nasce a Pegli, quartiere nordoccidentale di Genova nel 1940 e muore a Milano l’11 gennaio 1999, la sua attività di musicista inizia nel 1958 – l’archivio fa emergere “poco materiale di carattere specificamente privato e, in riferimento all’attività artistica solo documentazione connessa all’elaborazione testuale, senza alcun elemento riconducibile al parallelo studio degli aspetti musicali” (Moscadelli, Introduzione, p. 39-40). L’Inventario è accompagnato da una serie di Indici che consentono di orientarsi con differenti chiavi di ricerca, a partire da tipologie di materiali definite, nella eterogenea raccolta di documenti che compongono l’Archivio.