Alcuni punti li ho particolarmente apprezzati, come la caratterizzazione dei personaggi, il cambio dei punti di vista e l'idea dietro al romanzo: chi siamo con gli altri è solo una facciata. Nonostante ciò per me è stata una lettura lenta, anche il finale non mi ha particolarmente turbato o sconvolto... Continuano le mie disavventure con i thriller, neanche un autore giapponese è riuscito a farmi apprezzare il genere.

La premessa di una fine analisi psicologica della complessità umana e dei rapporti interpersonali mi aveva intrigata, ma la lentezza del romanzo ha piuttosto indebolito il mio interesse, senza contare anche la presenza di alcuni episodi minori cui non sono riuscita a dare senso.

Anche se dalla trama mi aspettavo un giallo, sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo romanzo. È diviso in cinque parti, ognuna incentrata su uno dei protagonisti: scopriamo i lati più nascosti di ciascuno di loro, mentre la vita intorno a loro scorre. L'unica costante è l'appartamento che condividono. È scritto molto bene e scorre con facilità. Consigliato

Cinque ragazzi dividono l'appartamento 401 a Tokyo, sembra di vederli dall'alto, come.se ci fosse una telecamera che incessantemente li osserva. Le loro vite s'intrecciano, vite apparentemente normali. Pensiamo sempre di conoscere chi abbiamo accanto, soprattutto quando si tratta di vite lineari.. non sempre è così. I dettagli che abbiamo s'infittiscono, i dubbi si insinuano, moltiplicano, la suspense cresce - pagina dopo pagina, fino a quando... Beh, io non c'ho dormito stanotte!! Perché insomma, ecco... io "quella cosa" proprio non me l'aspettavo!!! Bravo Yoshida Shuichi!