Stavolta è alle prese con una donna australiana che cerca il suo padre biologico ad Edimburgo, e Isabel Dalhousie mette a disposizione di questa nuova amica la sua logica e la sua esperienza e conoscenza di Edimburgo per cercare chi fossero i suoi genitori naturali. Tra un saggio da leggere per decidere se pubblicarlo o no sulla sua rivista di filosofia, le paturnie dell'amata nipote, il figlio piccolo da portare all'asilo, e un matrimonio, il suo!, da organizzare, si snoda il romanzo, sempre in bilico tra diversi generi. Le descrizioni di Edimburgo sono i punti più interessanti del romanzo, che si perde un po' tra le considerazioni di ordine etico che fa la protagonista ogni 3 minuti, su qualsiasi argomento, e alla fine risultano un po' stucchevoli. Però resta un racconto godibile.