E' un romanzo scorrevole e avvicente scritto da una donna vissuta fra fine '800 e prima metà del '900 del secolo scorso in Marocco. Colta, poliglotta, educatrice, interessata a conoscere le usanze e i costumi della terra in cui si trova a vivere e lavorare insieme alla sua famiglia, Elisa Chimenti narra le vicende delle donne marocchine in una città, Tangeri, crocevia di culture e religioni. Il cerchio di donne che vive intorno a Sakina, la protagonista, è un caleidoscopio di caratteri, religioni, usanze. I pomeriggi trascorsi a gustare tè e dolci tipici sono l'occasione per raccontare storie, confrontare i propri destini con lo spettro della poligamia e del ripudio, ricercare propri spazi sempre nel rispetto delle rigide gerarchie familiari. In questo contesto trovano spazio necessariamente espedienti per sopravvivere ai vincoli formali che la società impone. Gli uomini sono sullo sfondo....piccoli, meschini, brutali nelle loro esigenze. Il romanzo è ricco di descrizioni di ambienti, di cibo, di storie, di nenie, di canzoni, di solidarietà fra donne ed è privo di un qualsiasi giudizio di valore su quelle realtà.