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3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento08/02/2024
Napule viva
Le 101 parole scelte dall'autore e bellamente illustrate racconta la vita sia della lingua sia della storia maa anche della propria famiglia De Luca. Una filosofia o antropologia a tutto raggio che rende vicina la sua citta e il suo essere così caratteristico e peculiare. E non sono piche le notazioni linguistiche e letterarie che vi si trovano. Un libro ricco di ricordi ben vivi.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento02/01/2024
Napule è...101 parole
Tante sono le voci con cui Erri De Luca ci immerge nella napoletanità, nella cultura e nella storia di un’intera città e di coloro che la fanno propria, trasformandola in una filosofia di vita. Attraverso questo centinaio di lemmi, De Luca, con la sua prosa densa, fa rivivere i suoi ricordi d’infanzia, quelli che ne hanno forgiato la vita, entrati a far parte del suo bagaglio di uomo. Ogni parola rivela una storia, curiosità, modi di essere, che solo a Napoli è possibile trovare. Storie alla rinfusa, “a schiovere”, spuntate dalla memoria dell’autore che, con la profondità del suo stile asciutto e mai banale, ci trasmette attraverso questo libro, illustrato dai disegni di Andrea Serio. Una piacevole lettura, in cui si possono ritrovare i colori di Napoli, la musicalità della sua lingua, tutte le sue contraddizioni.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento05/12/2023
102 parole napoletane tradotte e raccontate
Il sottotitolo del libro lo definisce un vocabolario, ma è una descrizione molto riduttiva, perché Erri De Luca intorno ad ogni parola/espressione dialettale costruisce piccoli, microscopici racconti legati a se stesso e alla sua famiglia, in particolare alla madre e a Emma, la nonna dell'autore. Per lui il napoletano è una lingua a discendenza femminile, non maschile. In questo modo il "vocabolario" diventa una raccolta di aneddoti e ricordi, molto interessante, con parole ormai desuete, uscite dal linguaggio parlato, ed etimologie interessanti, come "mariuolo", che fa derivare da Maria, la Madonna, perché alle affollate processioni mariane si intrufolavano i borseggiatori, chiamati, appunto, mariuoli. Sono racconti brevissimi, in linea con l'asciuttezza della scrittura di De Luca, con qualche ripetizione di troppo, che personalmente avrei eliminato.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato