Nella lingua italiana c'è una parola che, da più di novant'anni, non è mai passata di moda: "fascismo". Definisce il Ventennio di Mussolini da cui, già nel '45, abbiamo preso espressamente le distanze.
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Eppure da allora non abbiamo mai smesso di utilizzare l'aggettivo "fascista" per bollare uomini politici, movimenti, ma anche gruppi sociali e persino comportamenti comuni. In questo saggio, Tommaso Cerno parte da una semplice osservazione linguistica per riflettere sull'Italia di oggi. Perché continuiamo a usare un termine legato a un periodo storico ormai morto e sepolto? Vuol forse dire che qualcosa, di quel periodo, è rimasto nel modo di essere di noi italiani? Unendo analisi storica e interpretazione dell'attualità, Cerno va alla ricerca di figure carismatiche, scelte politiche e fenomeni sociali che mostrino una matrice comune con l'era del Duce. Ma l'analisi di Cerno non si ferma alle biografie: interpreta gli stili di comunicazione, sfata l'idea che certi comportamenti siano tipici del nostro tempo; individua pregiudizi e forme di discriminazione che portano dal Ventennio all'affare Boffo. Basato su un'accurata ricerca storica, ma raccontato con ritmo battente "A noi!" è un'acuta lettura della nostra Storia e del nostro presente. Che ci fa capire chi siamo stati, chi ci ha governato e ci governa. E soprattutto chi siamo, noi italiani.