1971-1994, Cambogia La Cambogia è stato uno dei grandi amori di Tiziano Terzani. La storia di questo piccolo regno, che custodisce i misteriosi templi di Angkor, divenne per lui emblematica della storia dei Paesi dell'Asia travolti nel corso del Ventesimo secolo dai giochi delle grandi potenze (USA, Cina, URSS).
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Coinvolta suo malgrado nella guerra in Vietnam, la Cambogia finì per sprofondare nell'orrore di una dittatura e di un olocausto che decimò un quarto della sua popolazione. Terzani visitò più volte il Paese tra il 1972 e il 1994, divenne amico del suo re e nemico indignato degli assassini khmer rossi, per denunciare infine come ipocrita e immorale anche l'operato delle Nazioni Unite, sotto la cui egida fu avviato un processo di pace che doveva rivelarsi l'ennesimo, grande inganno collettivo. Disperando del mestiere di giornalista, col quale da giovane aveva creduto di poter influenzare le sorti del mondo, è proprio in questo periodo che decide di cambiare direzione, incamminandosi verso l'Hymalaya e rivolgendo lo sguardo ad altre visioni dell'uomo e del mondo.