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Piedi freddi

Melandri, Francesca

Bompiani <casa editrice> 2024

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Questo libro è per noi, nati e cresciuti nella pace. Per noi, che stiamo al sicuro nelle nostre tiepide case e guardiamo la guerra attraverso gli schermi degli smartphone. [...]
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    Daniela Bertoglio

    03/10/2024
      

    Le guerre in Ucraina

    Francesca Melandri si confronta con il padre che, nato nel 1919, era stato tenente degli Alpini e aveva combattuto sia in Grecia che in Russia, a partire dall'estate del 1942, o meglio, in Ucraina, e vissuto tutta la ritirata. Il padre Franco ormai è "andato oltre", ma la figlia ripercorre i racconti ricevuti da bambina e da ragazza, e li confronta sia con la realtà storica della seconda guerra mondiale che con quanto sta avvenendo oggi nella guerra tra Russia e Ucraina. Lo scenario è lo stesso, Putin addirittura parla del conflitto attuale come di un proseguimento della Grande Guerra Patriottica, quindi le analogie sono tante. Così come tante sono e sono state le bugie della propaganda, sia ora che allora. Nel ripercorrere la storia ucraina, a partire dalla terribile carestia degli anni '30 del '900, l'Holomodor voluta da Stalin per punire i contadini che non volevano lavorare nei kolchoz, Francesca Melandri arriva agli orrori recenti, i bombardamenti, gli stupri, le torture. E' un libro potente, scritto benissimo (Francesca Melandri sa scrivere, lo aveva già ampiamente dimostrato nei romanzi precedenti), che svela aspetti poco conosciuti o rimossi sia della storia italiana (il mito degli "italiani brava gente" fa spesso dimenticare che in Russia e in Ucraina gli alpini ci andarono da invasori ed alleati dei nazisti, con buona pace della giornata della memoria istituita recentemente) che di quella russa ed ucraina, prendendo una posizione netta anti russa. E lo fa con una grande veemenza, forse troppa. Perché è sacrosanto denunciare le torture, i bombardamenti, e tutti gli orrori legati a una guerra di invasione, ma alcuni racconti mi sono sembrati finalizzati a disumanizzare i russi in generale, e questo a mio avviso rischia di togliere la forza del libro nel suo insieme. E' un libro da leggere, in ogni caso.
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