Simbad il marinaio, in realtà, era un giovane e ricco mercante che, dopo aver dissipato la fortuna della sua famiglia, decide di rifarsi partendo all'avventura per mare. Nei suoi sette fantastici viaggi, Simbad conoscerà uomini e culture di paesi lontani, mostri marini, isole dal suolo ricoperto di diamanti, incontrerà popoli cannibali, serpenti e sparvieri di enormi dimensioni.
[...]
Il marinaio navigherà e naufragherà come Ulisse, sconfiggerà un esercito di squali e giganti che assomigliano a Polifemo, diventerà ricco e perderà ogni suo avere per rifarsi e ricominciare. In questa versione, le storie di Simbad vengono raccontate al sultano Shahriyar da Sherazade, la ragazza protagonista de Le mille e una notte. Attraverso queste incredibili avventure, Sherazade trascinerà quell'uomo violento in un vortice di fantasia che lo distoglierà dal suo intento: possedere tutte le giovani del regno per poi ucciderle solo per vendicarsi del tradimento della moglie. Il racconto di Simbad attraverso le parole di Sherazade riesce progressivamente ad aprire molte porte nell'animo del re. Inizia con la porta dell'ascolto e poi procede a quella dell'avventura, dell'ignoto e del sogno, facendo uscire il re dal suo universo fatto solo di conquista, egoismo, arroganza e violenta ostentazione del potere. Sherazade dimostra che, attraverso Simbad, tutti, anche i malvagi, hanno un'anima. Il problema è trovarla, ma quando si apre la porta alla fantasia, all'imprevisto, alla sorpresa, inizia un viaggio reale e metaforico, e tutto può cambiare.
Lo trovi in
Scheda
Commenti
Se vuoi inserire un commento a questo documento o indicare con un voto da 1 a 5 la tua preferenza inserisci il tuo codice utente e la tua password dal pulsante Accedi in alto a destra. Non sei ancora un nostro iscritto?REGISTRATI ON-LINE!!
2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento
17/07/2024
I disegni, splendidi, sono di Hugo Pratt, e risalgono al 1963. Il testo che li accompagna è invece recente, e racconta le avventure di Sinbad il mercante (marinaio solo perché accumula una serie di naufragi con cui pochi marinai potevano competere), secondo i racconti delle Mille e una notte, inframmezzate dalle considerazioni di Sheherazade, che per salvarsi la vita è obbligata a inventarsi storie sempre più fantasiose per accendere la curiosità del crudele gran sultano.