Per motivi di spazio e maneggevolezza questo secondo volume del Dizionario degli dei è stato separato dal primo che raccoglie Mediterraneo, Eurasia ed Estremo Oriente. In questo caso abbiamo ritenuto di mantenere distinte le tre regioni interessate: Africa, Americhe e Oceania.
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L'indice finale delle voci è unitario e permette una ricerca immediata indicando la parte e la pagina; abbiamo inoltre aggiunto l'indice del primo volume perché chi cercasse una data figura potesse individuare dove si trova. A differenza dei legami spazio-temporali che caratterizzano il rapporto tra le macro-aree del primo volume, questo concerne continenti la cui separazione fra loro sul piano spazio-tempo è quasi assoluta, sino alla colonizzazione europea. Evento che, come nota l'antropologo delle religioni Julien Ries, nonostante le distruzioni operate sul piano demografico e culturale, non ha potuto cancellare l'esistenza in queste aree di «luoghi di conservazione della creatività religiosa originale dell'uomo, che provocano la realtà odierna a non perdere il contatto con il simbolo che troppo spesso i fedeli delle grandi religioni vivono formalmente e sono indotti a sovvertire in fondamentalismí». Abbiamo infine premesso ad ognuna delle tre parti di questo volume brevi testi di Julien Ries e Lawrence E. Sullivan, autori dell'Enciclopedia delle religioni diretta da Mircea Eliade. Tali testi ci danno modo di affrontare il Dizionario degli dei come testimonianza di figure che incidono sulla realtà culturale del presente e non sono riducibili a una pura ricostruzione antropologica e archeologica o museografica.