Credo fosse il primo romanzo di Pastor con protagonista il colonnello tedesco Martin Bora che leggevo, e devo dire che è un po' faticoso entrare nella storia, anzi nella Storia, visto che gli eventi sono inseriti in un quadro storico reale. Siamo alla fine della Seconda guerra mondiale, i tedeschi sono in ritirata e siamo a Salò nel pieno della Repubblica. Bora è un nazista sui generis, non è facile all'inizio come lettori essere empatici con lui, non è proprio un personaggio che ispira troppa simpatia. Però gradualmente la narrazione prende il sopravvento sui personaggi (che sono molti e alcuni anche realmente esistiti) e l'intreccio diventa appassionante. Bora procede per gradi, come tutti gli investigatori ad un certo punto capisce quale sia la verità, ma è anche un uomo d'azione. E riuscirà a cogliere il nesso tra le morti, solo in apparenza suicidi, di tre donne e il furto di un quadro prezioso. Credo proprio che leggerò altri libri della ricca serie inventata da Ben Pastor!