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Il giovane Mozart in Vaticano : l'affaire del Miserere di Allegri

Cardinali, Giacomo

Sellerio <casa editrice> 2022

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L'11 e il 13 aprile 1770 sotto la volta della Cappella Sistina si ritrovarono, tra le decine di presenti avvolti nel suggestivo buio della liturgia pasquale, due uomini: un ragazzino già prodigioso e destinato a fama immortale, e uno di cui la Storia non avrebbe ritenuto nemmeno il nome, se non ne fosse stata ora scoperta una traccia in un manoscritto della Biblioteca Apostolica Vaticana. [...]
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento

    Daniela Bertoglio

    10/11/2022
      

    Il Miserere di Gregorio Allegri era un'opera che veniva eseguita dai Cantori della Pontificia Cappella Sistina in occasione delle celebrazioni pasquali, ma della quale era severamente proibito, agli esecutori (cantanti e musicisti), la pubblicazione e riproduzione in ambiti diversi, pena la scomunica. Il venerdì santo del 1770, però, tra il pubblico che assistette alla esecuzione c'era un quattordicenne che si chiamava Wolfgang Amadeus Mozart, dotato di orecchio assoluto e capacità mnemoniche straordinarie, che riuscì a trascrivere la partitura senza troppa fatica. Era uno del pubblico, perciò la scomunica per lui non sarebbe valsa, perché nessuno aveva pensato fosse possibile ascoltare un brano così complesso, e trascriverlo sul pentagramma. Assistere alla esecuzione del Miserere era diventato un must delle visite a Roma, nell'ambito del Grand Tour, proprio perché si trattava di un brano che non si poteva ascoltare in altri contesti, e veniva eseguito solo due volte l'anno, durante la settimana santa. Partendo da questa vicenda, Giacomo Cardinali studia sotto vari aspetti la storia dei Cantori della Cappella Pontificia, in quegli anni della seconda metà del 700, tra liti e contese per gli incarichi da assegnare, stipendi, assunzioni, concorsi, multe per le stecche. Un saggio interessante, su un tema molto di nicchia.
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