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3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento29/03/2023
Il Golpe inglese: un libro che non mantiene
Il Golpe inglese è un libro che, a partire dal sottotitolo, promette molto. Ci si aspettano rivelazioni sconvolgenti, in grado di sovvertire completamente la nostra lettura della storia d’Italia dell’ultimo secolo. Alla fine, però, mantiene poco le promesse. Apprendiamo che l’intelligence britannica ha avuto pesanti ingerenze nella politica e nell’economia italiana. Grave ma non sorprendente: gli Stati Uniti e le altre grandi potenze hanno condizionato la vita politica di mezzo mondo (e continuano a farlo). Certo il comportamento della Gran Bretagna nei confronti dell’Italia è peculiare: noi rappresentiamo il ponte tra quello che resta del loro impero coloniale e i grandi giacimenti petroliferi del vicino oriente. Per conseguenza le figure (come Mattei e Moro) che hanno ostacolato i piani di predominio inglese nel Mediterraneo sono stati visti con ostilità e contrastati con gruppi di pressione più o meno legali. La documentazione raccolta dagli autori è, in questo senso, impressionante per vastità ed accuratezza. Tuttavia il collegamento logico fra i vari documenti e le conclusioni che ne vengono estrapolate sono spesso arbitrari. Insomma, la morte di Mattei e Moro ha oggettivamente giovato alla politica estera britannica ma non c’è alcuna prova che li abbia uccisi l’MI6. Almeno non in questo libro.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato