«"Afghanistan è l'opera che chiude la carriera e la vita (sconcertante il presagio dell'ultima tavola) di uno dei più grandi fumettisti italiani. Abbiamo deciso di pubblicarla così come l'autore fu costretto ad interromperla: non sempre rifinita, nemmeno a matita, e parzialmente ripassata a china. Queste matite ci mostrano "in presa diretta" come lavorasse Micheluzzi.
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L'opera sembra chiudere un cerchio, essendo ambientata in uno dei Paesi che aveva già fatto da sfondo ad altri suoi precedenti volumi. Una storia di guerra e di vendetta, dura, amarissima, e senza eroi».