biblioteche, roma, libri, cd, dvd, prestito, consultazione, autori, editori, scuole, lettura, multicutura, multietnica, internet, wifi, biblioteche roma, biblioteche comune di roma

Almost blue

Lucarelli, Carlo <1960- >

narrativa Giulio Einaudi editore 2019

Valuta questo titolo

Nessuno vuole ammetterlo, ma a Bologna c'è un assassino seriale: è l'Iguana, che assume di volta in volta l'identità delle sue vittime, per sfuggire alle "campane dell'inferno" che gli risuonano nelle orecchie. Tocca a Grazia cercare di prenderlo, e più delle sofisticate tecnologie che usa, le servirà l'intuito e la capacità di ascolto di Simone, cieco dalla nascita. [...]
  • Lo trovi in
  • Scheda
  • Commenti
Se vuoi inserire un commento a questo documento o indicare con un voto da 1 a 5 la tua preferenza inserisci il tuo codice utente e la tua password dal pulsante Accedi in alto a destra.
Non sei ancora un nostro iscritto? REGISTRATI ON-LINE!!
  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento
    14/01/2024
      

    "Questa città non è come le altre"

    Bologna, fine anni '90 diversi studenti universitari vengono assassinati. Solo l'ispettore Grazia Negro riesce a cogliere la correlazione tra gli omicidi, e con l'aiuto di Simone, un giovane ragazzo cieco, cercherà di catturare l'assassino seriale. L'Iguana, così verrà soprannominato, "cambia pelle" dopo ogni omicidio e assume l'identità dell'ultima vittima. La narrazione alterna sapientemente i punti di vista dei tre personaggi principali: Grazia, Simone e l'Iguana. Particolarmente evocative sono le descrizioni delle percezioni di Simone, cieco dalla nascita. Angosciante invece il suono delle "campane dell'inferno" che tormenta la mente dell'assassino. Ritmo scorrevole e pause significative.
    Hai trovato utile questo commento? SI NO   |   Segnala come inappropriato
  • 1 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento

    Paolo Tamagnone

    Cambia il tuo avatar
    13/09/2022
      

    Molto mestiere, forse troppo

    Breve romanzo che si legge forse in tre ore, dal quale mi aspettavo qualcosa in più, visto che è considerato un classico del noir italiano recente.Sicuramente Lucarelli ha molto mestiere ma a volte l’eccesso rende il tutto un po’ prevedibile.Forse è il genere ad essere un po’ rigido ed è difficile essere innovativi.Si apprezza lo sforzo nel creare tensione senza indulgere in descrizioni di scene di violenza (che viene solo accennata, sino alle scene finali).Mezzo punto in più per le descrizioni delle sensazioni che prova il ragazzo cieco nell’ascoltare Il pezzo di Chet Baker che dà il titolo al libro (ma Lucarelli avrebbe dovuto specificare anche qual è il pezzo di Miles Davis che passa alla radio).
    Hai trovato utile questo commento? SI NO   |   Segnala come inappropriato