Quella del camminatore è un’esperienza profonda, che ha a che fare con la soddisfazione del corpo e dello spirito, prodotta dal duro esercizio e per la bellezza dei paesaggi attraversati. Chi cammina ne conosce la sensazione, che però non riesce sempre a descrivere. L'A. racconta di questa «attività suprema» con sguardo ampio, appassionato, scrittura anche ironica e comica. Gli 8 saggi del v.
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furono pubblicati nel 1912 e colgono l’arte e la filosofia del camminare, nella natura selvaggia dei monti del Lake District come nella «più grande e mostruosa di tutte le città», Londra, da soli o in compagnia, cantando o in silenzio, con digressioni di tipo pratico, come l’equipaggiamento del camminatore, ed altre di carattere letterario.