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5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento10/04/2021
Né vinti, né vincitori
Superate le prime pagine in cui si fa difficoltà ad individuare i personaggi, mano a mano che si prende dimestichezza con la storia, il libro si vorrebbe leggere tutto d’un fiato, se non fosse per le seicento e passa pagine. Ha il pregio di una scrittura semplice e ricca di particolari, i dialoghi accompagnano e coinvolgono il lettore a vivere le vicende dei protagonisti, il linguaggio è parlato, confidenziale, mette a tu per tu con i personaggi, facendo partecipare il lettore alle loro vite. Il tema del romanzo è quello della lotta per l’indipendenza dei Paesi Baschi negli anni settanta. Lotta per l’indipendenza condivisa da un’intera comunità, sospinta da un cieco fanatismo che arriva a giustificare il terrorismo e ad innalzare ad eroi e a martiri della patria coloro che uccidono per la causa comune. Una comunità dilaniata dall’odio verso i suoi stessi compaesani accusati di essere nemici del popolo solo per aver saputo migliorare la propria condizione economica. Così la vittima diventa capro espiatorio insieme alla sua famiglia che viene dileggiata e allontanata da coloro che erano stati i migliori amici. Il terrorismo, tutti i terrorismi sono figli di un fanatismo che seduce in nome di una identità solida, dell’appartenenza a un gruppo che sbandiera la propria verità, senza dubbi o incertezze. Alla fine non ci sono né vinti né vincitori, solo sofferenza del corpo e dell’anima. Eppure il tempo lenisce le ferite e contribuisce ad ammorbidire i cuori in un perdono reciproco.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
7 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento02/09/2020
Un libro imperdibile
Un romanzo ambientato nei Paesi Baschi, sulla lacerazione di due famiglie di amici, travolte e distrutte (il padre di una viene ucciso dal figlio, o dai suoi sodali, dell'altra). La storia viene raccontata, con continui salti temporali, dai vari protagonisti, che, pagina dopo pagina, ti sembra di conoscere da sempre. Scritto, e tradotto, proprio proprio bene. Da non perdere.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato