Come descrivere una cattedrale medievale a chi non vede? Si può superare una crisi senza apparenti vie d'uscita? Raccontarsi a un orecchio amico aiuta davvero a voltare pagina e ricominciare? E dove trovare, nella tragedia e nella difficoltà, nel lutto e nell'abbandono, quei piccoli appigli che permettono di andare avanti? Il cuore dell'ultima raccolta di Carver, e dei suoi dodici racconti, sta tutto nella risposta a questi interrogativi: nella possibilità di lasciarsi sorprendere dall'imprevedibilità della condivisione e del contatto umano. «Tutti gli altri usano la vita per fare letteratura... Al contrario, Carver prende la letteratura e la applica a quella parte quasi inconsistente, o comunque non visibilmente consistente, che è la vita; e cosí lí davanti a te, mentre leggi, c'è proprio la vita cosí com'è». Francesco Piccolo
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