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2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento11/11/2022
Incontro casuale con uno scrittore interessante
Intrappolata su un autobus romano, tragicamente orba del libro in corso di lettura, ho raspato su una mia app in cerca di qualcosa da leggere e sono incappata in questo brillante titolo dalla brillante copertina (da guardare con attenzione) e l'ho iniziato. Vorrei dire a Matt che sebbene questo sia stato uno dei casi in cui la tecnologia mi ha salvato la vita, io condivido le sue osservazioni al molto per cento. Leggendo la storia di un malessere profondo, condito da depressione, attacchi di panico eccetera, è la prima volta che mi sembra di riuscire a mettermi nei panni di chi soffre di certe patologie. Certe sensazioni forse le abbiamo provate tutti, ma nella maggior parte dei casi riusciamo a fermarci sul bordo del baratro. Haig riesce a trasmettere la sensazione del malessere con un tocco lieve da abile scrittore. Tante affermazioni possono sembrare banali ma fanno riflettere. Quello che mi ha colpito di più è l'accento sul nostro rapporto malato con il tempo che non è mai abbastanza e la cui mancanza ci impedisce di fare le mille cose che faremmo se le giornate fossero di 48 ore, anzi meglio di 72. Leggetelo, vi rivelerà cose di voi stess* che non avevate mai notato.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato