Siamo nel 1984. Alice è una studentessa inglese di diciotto anni; da grande vorrebbe fare la scrittrice, ma sta attraversando una fase punk con tanto di puntuta chioma verde. E i programmi scolastici che impongono la lettura dei romanzi di Jane Austen la trovano fredda, se non ribelle.
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Sua zia Fay le scrive così una serie di lettere, ravvivando la tradizione epistolare ormai desueta, per spiegarle le ragioni che rendono questa lettura non solo consigliabile, ma imperdibile, a diciotto anni in particolare. Nell'eco delle lettere indirizzate da Jane Austen stessa alla nipote, un messaggio di fede nell'arte della scrittura e nella capacità che i grandi romanzi hanno di parlare a tutti, sempre.