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Una yurta sull'Appennino : storia di un ritorno e di una resistenza
Marco Scolastici era un ragazzo come tanti, iscritto alla facoltà di Economia a Roma, pieno di incertezze sul futuro. Poi un giorno, in un bar, si è imbattuto in una foto su un calendario: ritraeva il vecchio acero di Macereto, il Monte Bove, i pascoli in cui suo bisnonno Venanzio era cresciuto: curandoli, desiderandoli e infine comprandoli. Meno di una settimana dopo Marco ha lasciato la capitale. [...] Il suo è stato un viaggio di ritorno verso casa difficile, talvolta doloroso, e quando pareva concluso la terra ha cominciato a tremare: era il 2016. Il buon senso gli suggeriva di scappare, ma quello sconosciuto altopiano delle Marche per lui era la vita. Non poteva abbandonare le sue pecore, i suoi asini, i maremmani. Così ha montato una yurta mongola accanto alla propria casa inagibile e ci ha trascorso l'inverno. Il sisma non sarebbe stato la fine di tutto, ma l'occasione per un nuovo inizio.
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2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento13/07/2025
Vita in Appennino
Un ragazzo, originario di Tarquinia, ricerca le sue radici e un modo diverso di vivere la sua esistenza. Così lascia l'università e si trasferisce nel cuore dei monti Sibillini per riprendere l'azienda di famiglia. Tra scosse di terremoto, lutti familiari e silenzi, il protagonista ci fa entrare nel cuore di antichi mestieri.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato