La prima guerra mondiale fu guerra totale. Uomini, giovanissimi e meno, combatterono nelle trincee mentre anziani e donne d'ogni età resistettero sul fronte interno. La raffinata macchina della propaganda coinvolse militari e civili e, tra questi ultimi, non furono risparmiati neppure i bambini e gli adolescenti, al di là di ogni appartenenza di genere.
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Bambini e adolescenti sono i protagonisti del v., che analizza gli effetti della 'cultura di guerra' nella sfera pubblica e privata, le ricadute sulla letteratura e sui giocattoli che da strumento ludicoeducativo si trasformaronono in simbolo dell’appartenenza alla nazione e dello sforzo bellico. Il conflitto si insinuò nelle vite dei giovani e giovanissimi, tra le pieghe della loro memoria e spezzò la quotidianità e i legami, sia familiari che non, con conseguenze sempre negative.