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Sentimi : cento voci, una storia

Ranno, Tea <1963- >

Frassinelli <casa editrice> 2018

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Durante una notte surreale, e nello stesso tempo fin troppo reale, una donna, una scrittrice, tornata nel paese siciliano dove è nata, ascolta decine di voci che giungono da un altrove indistinto, che si fanno strada in una nebbia strana, inquietante. Sono voci di donne morte, che vogliono raccontare le loro storie perché la scrittrice le trascini fuori dall'oblio. [...]
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  • 1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento

    Daniela Bertoglio

    12/01/2021
      

    Dare voce a chi non ce l'ha più

    La scrittrice torna in Sicilia, nella sua città, e, in una notte buia e tempestosa inizia a sentire delle voci femminili che le ordinano di prendere nota delle loro storie. Inizia così un carosello di racconti di donne prematuramente scomparse, quasi mai di morte naturale, tutte storie intrecciate tra loro, una staffetta di narrazioni quasi infinita. Tante piccole storie, tutte collegate tra loro, che danno vita ad un romanzo originale e molto interessante.
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  • 6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento
    22/07/2020
      

    Romanzo da leggere di sera

    L'ho letto quasi tutto di notte questo libro; volevo sentirmi vicina a te, scrittrice che ascolti le anime, e come te le ascolto anch'io, avvolta in uno scialle. Le sento sussurrare attraverso "li cunti" che evocano e feriscono; traghettatori di dolori, pene, angosce di vite disgraziate, calunniate, messe alla gogna. A te però è concesso di ascoltare la verità, tutta la verità, oltrepassando la morte, tu hai il dovere di dirla quella verità camuffata e taciuta in vita. Allora "sentimi, signora", sei riuscita a fare giustizia con la tua penna, sei riuscita a farti bocca per queste donne "sante buttane", ormai condannate al mutismo, "a levare da qualcuna la macchia della calunnia". Hai guardato e sentito oltre la nebbia, oltre il silenzio. Quante ancora ce ne sono da riscattare!
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  • 5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento

    Beatrice Ferlito

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    15/06/2019
      

    Racconto di tanti racconti

    Un libro ambientato in quell’isola infuocata di Sicilia in cui tante anime di donne in coro reclamano di essere ascoltate. "Sentimi" appunto è l'accorata supplica che ciascuna rivolge ad una scrittrice che sarà spinta a raccogliere le loro testimonianze di sofferenza perché trovino pace, finalmente, in quella dimensione in cui una violenza cieca le ha confinate per sempre. “Sentimi, tu che tieni la penna in mano e ragioni scrivendo sopra la vita e la morte…”(cit.) Un romanzo in stile noir che dà voce alle donne. La donna è rappresentata come il facile bersaglio di sentimenti di insoddisfazione, gelosia, inadeguatezza: figura sopraffatta dal potere non sempre esclusivamente maschile. Le vittime del romanzo appartengono a tutte le epoche, a tutte le età, a tutte le categorie sociali. Un’invocazione di giustizia è in fondo il loro lamento non solo per loro stesse ma anche per salvare Adele, figlia di Rosa, dalla furia del marito di quest’ultima, a cui Adele ricorda di continuo il tradimento della moglie. E’ come se tutte le forze, umane e non, si coalizzassero attorno ad Adele perché possa sfuggire ad una legge primitiva e spietata. Il tema che il libro affronta è di drammatica attualità: la violenza sulle donne in tutte le sue forme. Questo ne fa un romanzo di denuncia che affronta il problema come aspetto di una cultura misogina riscontrabile, paradossalmente, anche in ambiti femminili. A volte, nel romanzo, sono le donne stesse ad essere nemiche delle altre donne, per sottolineare quanto profondamente radicato sia il preconcetto da resistere, perfino, di fronte all’uguaglianza di genere. La numerosità di personaggi femminili che appaiono nel libro, uno collegato all’altro, contribuisce a dare spessore ad un fenomeno troppo diffuso, troppo poco combattuto. La scrittura, che trae forza dal dialetto, riporta alle storie di Sicilia dal sapore antico, alle case di pietra, alla terra arsa, ai fichi d’India, ed insieme al gusto salato del mare vi è quello delle lacrime di molte donne. I racconti di ciascuna di loro sono sintesi intense, spaccati di vita di epoche lontane, realtà ancora attuali. La narrazione cattura il lettore da subito finché proprio la prolificità delle storie personali ne rallenta il ritmo rendendo difficile mantenere alta l’attenzione. Questo è l’unica critica per quest’opera dal valore sociale in cui si può cogliere l’invito dell’autrice alla partecipazione solidale come comunità, alla stessa maniera in cui le donne del libro, nel dolore e nella sconfitta, si sono rese sorelle l’una dell’altra.
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  • 8 / 10 utenti hanno trovato utile questo commento

    Lucia Valdarnini

    28/09/2018
      

    Un racconto al femminile

    Un romanzo scorrevole ed originale che trascina il lettore in un vortice di racconti: sono protagoniste tante donne con le loro storie, tutte verosimili, e mirabilmente raccontate dall'autrice con il linguaggio 'secco ed essenziale' delle donne del Sud. Da leggere assolutamente
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  • 8 / 12 utenti hanno trovato utile questo commento
    20/06/2018
      

    Da leggere!

    assolutamente da leggere!
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