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Tre donne : una storia d'amore e disamore

Maraini, Dacia

Rizzoli <casa editrice> 2017

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Ogni donna è una voce, uno sguardo, una sensibilità unica e irripetibile. Lo sono anche Gesuina, Maria e Lori, una nonna, una madre e una figlia forzate dalle circostanze a convivere in una casa stregata dall'assenza prolungata di un uomo. [...]
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  • 1 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento

    Michela Colalelli

    08/07/2022   

    Tre generazioni in un legame di sangue

    Il romanzo è delicato, piacevole e scorrevole ma affronta temi profondi, come lo sono i sentimenti.
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento
    12/04/2019   

    DALLA SIGNORA DELLA SCRITTURA

    Tre donne: una storia d’amore e disamore è l’ultimo libro di Dacia Maraini, la nostra prima scrittrice italiana. Sono tre generazioni a confronto che si esprimono attraverso dialoghi non parlati: nonna Gesuina, alla ricerca di amore e di attenzioni, che registra i suoi pensieri su un piccolo registratore, la figlia Maria, rimasta vedova da giovane che sostiene la sua famiglia lavorando come traduttrice e mantiene una corrispondenza amorosa con un fidanzato francese, François, idealizzato come il migliore uomo della terra ma di cui non conosce bene le attitudini e infine la nipote Lori, adolescente irrequieta che trasferisce in un diario tutto quello che i suoi occhi scrutano nelle ore di una giornata. Nel libro parlano gli strumenti su cui le donne raccontano di sé, rifugio per ciascuna di loro, come se un amico paziente prestasse il suo orecchio ad accogliere le storie. La loro vita scorre insieme alle parole, i sentimenti si esaltano nella scrittura, le frustrazioni si affrontano e si risolvono attraverso i dialoghi personali che ognuna di loro offre con la delicatezza di una fragilità femminile che cammina in equilibrio su un filo. Ma poi succede qualcosa inaspettatamente, e ogni donna si ritrova ad affrontare la vita capovolta. Lori con l’attesa di un bambino, Maria che tenta il suicidio e la nonna Gesuina che deve provvedere improvvisamente a tutta la famiglia. Scriveva Maria al suo fidanzato lontano: “Ma secondo te il sentimento di libertà è indotto dalla cultura o è innato in ognuno di noi? ti ho chiesto, e tu hai risposto: Anche un uccello in gabbia sa cos’è la libertà pur non potendo spiegarlo.”. Dacia Maraini ancora una volta mette a fuoco debolezza, fragilità, amore consumato per gioco, recupero di sé e una figura maschile ignobile e da dimenticare; il libro è un lungo dialogo silenzioso e cristallino, realizzato solo attraverso gli strumenti di scrittura di cui sono capaci le tre donne.
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