Roma, 1943. Per Francesco la guerra è cosa da eroi immortali e, nei pomeriggi in cortile coi compagni di gioco, ridà vita ad epici scontri, quelli che il regime celebra in film e canzoni. Il 19 luglio, però, giunge, improvvisa e devastante nella capitale, a San Lorenzo, la guerra vera. Niente può essere più come prima, né per grandi né per bambini e nessuno può dirsi immortale.
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Fame, bombe, miseria, l'occupazione nazista, gli sfollamenti ...ecco la vita di ogni giorno, anche per Francesco.