L'A., virologa di fama, pluripremiata, riconosciuta da tutta la comunità scientifica, qualche anno fa scopre dai giornali d'essere indagata per un presunto traffico di virus e vaccini, pur essendosi dedicata per anni a combattere malattie ed epidemie: un'accusa vergognosa e preceduta da una campagna di stampa infamante, ma risoltasi dopo anni in un proscioglimento.
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Scrive, nonostante tutto, l'A.: “ho imparato molte cose da questa vicenda e penso di essere diventata una persona migliore. Se dovessi distillare un pensiero, uno solo, che incarna il mio vissuto, è che per sopravvivere l’essenziale è essere resilienti, e nessuno può farlo al nostro posto”. Oggi lei, Ilaria Capua, dirige un centro di ricerca di eccellenza dell’Università della Florida: scelta sofferta, fatta per proteggere la famiglia e il lavoro dopo essere rimasta incagliata per anni nei paradossi della giustizia. Come dice, nel v. ha deciso di raccontare la sua storia per non perdere la speranza, ma anche perché l’Italia impari a investire nel futuro e ritrovare il coraggio di salvaguardare i propri talenti