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8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento19/11/2023Yasmina Khadra, pseudonimo di Mohamed Moulessehoul, è un autore che affronta spesso le complesse tematiche del mondo mediorientale nei suoi libri, riuscendo al contempo a esplorare le contraddizioni dei nostri tempi. "L’attentato" non è un romanzo sul terrorismo, sebbene ogni pagina ne sia permeata, né tratta delle circostanze ideologiche ad esso associate o cerca di indicare quale causa sia giusta. È un romanzo lucido e profondo sulla follia dell'ideologia e sulla potenza della manipolazione, capaci di generare solo orrore e di presentarsi come unica alternativa esistenziale: "Nessuna causa, nessuna ideologia, nessun progetto di società, nessun ideale ha il diritto di porsi al di sopra della Vita, perché nulla è più prezioso della Vita". Pubblicato nel 2005 come "L’attentatrice" e successivamente ripubblicato da Sellerio nel 2016 con il titolo originale francese "L’attentato", il romanzo ha come narratore Amin Jaafari, chirurgo di Tel Aviv di origine araba e figlio di beduini naturalizzato israeliano. Ha sempre cercato di vivere in equilibrio tra due culture, quella araba e quella israeliana, integrandosi perfettamente nella società israeliana pur mantenendo un legame con le sue origini. Il romanzo inizia con l'esplosione di una bomba a Tel Aviv, evento che cambierà la vita di Amin. La sorpresa e l'orrore raggiungono il culmine quando Amin scopre che sua moglie, Sihem, è la responsabile dell'attentato suicida. Il medico, il cui credo è "l’unica lotta che meriterebbe si versi il sangue, è quella del chirurgo, far rinascere la vita lì dove la morte ha scelto di agire", si trova completamente destabilizzato da una verità terribile che ribalta tutto. Un’integrazione consolidata, un lavoro appagante, un matrimonio felice, una moglie che adorava con la quale aveva creato una serenità che sembra bastare a entrambi: tutto crollato; si rende conto di non aver mai conosciuto sua moglie, le sue idee, le sue aspettative. E così Amin, con l’animo profondamente sconvolto, inizia la sua indagine alla ricerca della verità; un viaggio emotivo e spirituale con l’intento di comprendere cosa possa aver portato Sihem a compiere un gesto così disperato. La ricerca lo riporta nei luoghi delle sue origini, in quella devastata terra palestinese; qui scopre che a questo mondo la moglie era sempre stata legata visceralmente, era più vicina al suo popolo di quanto Amin potesse immaginare. Aveva fatto sue le ragioni della lotta palestinese contro Israele, la causa degli oppressi, di coloro che ritenevano deprivati della dignità. Lei, ormai borghese integrata a Tel Aviv, nel suo profondo viveva i sentimenti e i risentimenti del palestinese ghettizzato; ma si può davvero credere che il sacrificio più grande sia morire per un’ideologia? La potenza della manipolazione emerge forte: la mente sceglie di immolarsi a quello che crede essere martirio, seminando morte e negando la vita. Il libro non emette giudizi; come afferma l'autore nella postfazione, il romanzo "ha il solo scopo di puntare il dito contro la nostra immaturità". Con una narrazione asciutta e incalzante, Khadra offre una storia avvincente e ricca di suspense che punta uno sguardo profondo sulla condizione umana in tempi di conflitto, riproponendo domande universali sulla giustizia, il perdono e la comprensione. È una riflessione sulla complessità delle relazioni umane e sulla difficile ricerca della verità. Lettura consigliata.Hai trovato utile questo commento?
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6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento12/11/2023
Il terrorismo quotidiano
Cosa significa scoprire che la propria moglie è diventata una terrorista, una donna pronta ad uccidere e suicidarsi in nome di qualcosa che non ci appartiene, ci è estraneo? E' quello che si domanda Amin, un arabo israeliano, di origine beduina, chirurgo di successo in un ospedale di Tel Aviv. Quando nell'ospedale in cui lavora arrivano le giovani vittime di un'esplosione in un fast food, e tra di loro c'è anche sua moglie, che lui credeva in Galilea a casa della nonna, la polizia gli dice che è stata proprio la sua compagna a entrare nel ristorante con un abito premaman imbottito di esplosivo. E' diventata una martire, nel linguaggio dei terroristi, un linguaggio che Amin non conosce, e non vuole conoscere, lui è un professionista di successo, ha da tanti anni abbandonato la sua famiglia di origine, è lontano anni luce dalla vita nei Territori, vive come un israeliano, non un palestinese. E non gli è mai passato per la testa che sua moglie non condividesse pienamente la sua visione del mondo. La polizia lo torchia, ma lui non sa nulla della doppia vita di Sihem, sua moglie, ma i colleghi ed i pazienti lo allontanano, non si fidano più di lui, gli resta vicina solo Kim, una collega conosciuta ai tempi dell'Università, e un poliziotto, amico di vecchia data. Amin riceve una brevissima lettera che sua moglie gli ha spedito da Betlemme, prima di tornare a Tel Aviv e farla finita, così Amin va a cercare i suoi parenti che vivono a Betlemme, e scopre che nella città dei Territori Occupati, la città del Muro, sua moglie è considerata da tutti una martire. A poco a poco scopre la doppia vita che conduceva Sihem, viene a sapere che la sua casa era diventata, a sua insaputa, uno dei covi di Tel Aviv dove si tenevano gli incontri dei terroristi, che sua moglie finanziava la jihad. Amin deve fare i conti con il suo passato, con quel mondo che vive nei Territori, oltre il Muro, tra sceicchi e predicatori, con tante persone che hanno ormai perso ogni speranza, e per le quali la morte, propria e altrui, è l'unica soluzione possibile. Un romanzo amaro, pubblicato nel 2005 ma ancora terribilmente attuale.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
5 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento26/07/2019
Sorprendente
Interessante soprattutto per il punto di vista del protagonista, che dopo l'attentato si ritrova, suo malgrado, senza più certezze, alla ricerca di una verità sconvolgente. Le vicende di due popoli da troppo tempo in guerra sono raccontate con onestà e durezza.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento30/07/2018Amin è un apprezzato chirurgo, vive nella casa specchio del suo successo con la moglie Sihem. Il conflitto di quella terra pare distante dalla sua vita, dagli amici. Un giorno tutto ciò crolla, un attentato ha seminato le sue vittime, ma Amin non immagina che anche la sua vita ne pagherà le conseguenze. Improvvisamente viene catapultato in una realtà tragica e drammatica. Ciò che ha di più caro svanisce, il tradimento di cui è stato oggetto, non è un'infedeltà coniugale, ma qualche cosa di misterioso e di inconcepibile. La morte, il sacrificio, preferiti all'amore. Amin brancola in questo tetro scenario, alla ricerca di una verità.Hai trovato utile questo commento?
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