Antonio Gramsci (1891-1937), uomo restato libero anche in carcere, conosce e comunica la passione del comprendere in questa selezione dal più noto epistolario di tutto il Novecento italiano.
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Per gli insegnanti uno scolaro modello, per il regime fascista un cervello da spegnere: l'intellettuale divenuto coscienza morale di una nazione si rivela in queste lettere un rigido e tanto più commovente padre a distanza che indica la strada dello studio e della conoscenza ai figli e ai nipoti di tutte le generazioni.