Quando queste Lettere apparvero per la prima volta nel 1947, l'emozione fu intensa. Tra gli altri, Benedetto Croce rilevava che il libro appartiene anche chi è di altro o opposto partito politico, e affermava che come uomo di pensiero Gramsci fu dei nostri, di quelli che nei primi decenni del secolo in Italia attesero a formarsi una mente filosofica e storica adeguata ai problemi del presente.
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Monumento umano e letterario, documento di un rovello intellettuale, di una esperienza culturale e politica vitale per la nostra cultura, le Lettere sono entrate a far parte della coscienza degli italiani. Prefazione di Michela Murgia.