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Sostiene Pereira : una testimonianza

Tabucchi, Antonio

Romanzo storico Giangiacomo Feltrinelli Editore 2013

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Agosto 1938. Un momento tragico della storia d'Europa, sullo sfondo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile spagnola, nel racconto di Pereira, un testimone preciso che rievoca il mese cruciale della sua vita. [...]
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  • 10/10/2024   

    "Pazienza" e rivoluzione

    Come Pereira, parliamo ogni giorno, teneramente, con i ritratti del nostro passato, e spesso diciamo "pazienza" se qualcosa non va... Ma basta un incontro per scoprire aspetti di noi che prima c'erano ignoti e da lì può iniziare una rivoluzione che non si ferma più.
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  • 1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento
    29/05/2020   

    Stile secco ma di impatto

    Lo stile asciutto riesce perfettamente a enfatizzare l'atmosfera cupa e la drammatica conclusione nel segno di una violenza bestiale e inarrestabile. Realistico e quasi commovente il personaggio di Pereira con la sua routine un po' monotona e la sua venerazione della moglie defunta (quasi un altarino la foto incorniciata dell'ex consorte) che a un certo punto decide nel suo piccolo di riscattarsi e per questo suo modesto atto di ribellione la paga carissima.
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  • 17 / 17 utenti hanno trovato utile questo commento
    11/08/2019
      

    Il risveglio di una coscienza.

    Io l'ho letto davvero tutto d'un fiato! Bellissimo, coinvolgente, intimista ma con quel sottofondo sociale che preme da tutte le parti per sfociare poi nella decisiva svolta di vita del protagonista. Sembra di esserci in quella Lisbona del 1938 con lo sfondo politico nero (e da brivido!) di quel periodo in cui imperava la dittatura di Salazar. Ma il libro non è solo questo è anche dotato di un fine umorismo: a volte ti fa sorridere perché il personaggio di Pereira è davvero umano con le sue piccole manie, i disordini alimentari, i pensieri di morte, le paure e poi...il risveglio attraverso la consapevolezza e la conoscenza. Certo, io avevo visto il film e Mastroianni (mirabile interpretazione!) lì nel libro si sente e si tocca con mano. Ma il cinema è un'altra cosa: le immagini rendono sensazioni diverse dalla parola scritta. Se possibile, penso sia sempre meglio, in generale, leggere prima un libro e poi vederne l'interpretazione cinematografica.
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