Il periodico rientra nel progetto di digitalizzazione di alcune importanti collezioni di riviste portato avanti dalla Fondazione Alfred Lewin.
[...]
La Biblioteca Gino Bianco si sta facendo carico della messa a disposizione di questi documenti sul proprio sito, per rendere possibile la consultazione gratuita, in varie forme: come spoglio completo dei singoli fascicoli e attraverso un sistema di visualizzazione delle pagine e del fascicolo originale.
«Mercurio. Mensile di politica, arte, scienze». Così recitava il frontespizio della rivista fondata nel 1944 da Alba de Céspedes, una delle esperienze più significative del dibattito politico e letterario della Roma liberata, che vide generazioni diverse di intellettuali antifascisti impegnati nel progetto di una nuova cultura e di una nuova società democratica e civile. Sulle sue pagine si avvicendarono grandi firme del mondo politico, intellettuale, letterario, artistico, musicale, cinematografico, teatrale e scientifico: Sforza, Parri, Moravia, Alvaro, Aleramo, Banti, Ginzburg, Montale, Ungaretti, Masino, Mila, Vittorini, ma anche Sartre, Hemingway e Mistral. E un giovanissimo Camilleri. L’intreccio delle loro esperienze individuali e collettive, delle pulsioni etiche e civili, dei percorsi conoscitivi ed esistenziali, diede vita a un progetto attento al pubblico, che fu eclettico, attuale ma, prima ancora, morale. (dalla quarta di copertina del libro "Mercurio. Storia di una rivista 1944-1948" di Laura Di Nicola)