Analisi dell'Apocalisse di Giovanni, messa anche a confronto con la piccola Apocalisse del vangelo di Marco. Che Giovanni e non Pietro dovesse essere il principale prosecutore del messaggio politico-rivoluzionario del Cristo, è ben attestato non solo nel IV vangelo (ogniqualvolta p. es.
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si parla di “discepolo prediletto” [sulla cui identità la censura della tradizione petro-paolina ha posto il veto], o quando viene scritto che Pietro non sarebbe stato più in grado di cingersi la veste da solo e che sarebbe stato condotto dove non voleva [leggi: da Paolo], o quando viene detto, nello stesso episodio suddetto, che la testimonianza di Giovanni sarebbe durata più a lungo di quella di Pietro, oppure quando di fronte alla sindone Giovanni diede un'interpretazione diversa [corpo stranamente scomparso] da quella di Pietro [corpo risorto]), ma è ben attestato anche nell'Apocalisse.