A Fontamara, paesino arroccato sui monti della Marsica con una chiesa e un'osteria, il terribile terremoto di Avezzano ha lasciato il segno. Qui vivono pochi contadini poveri, rassegnati all'ingiustizia ed emarginati dal mondo civile, come se i cambiamenti politici e sociali nell'Italia del primo Novecento, la dittatura fascista, non li riguardassero affatto.
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Ovviamente nessuno si è preoccupato di pagare le bollette e il postino che le recapitava è stato cacciato a fucilate. Un bel giorno scende la sera e le strade di Fontamara restano al buio e un imprenditore acquisterà per pochi soldi un grosso appezzamento di terreno, all'interno del paese, allora il corso del fiume Fucino sarà deviato per irrigare la sua proprietà, lasciando i fontamaresi senz'acqua.