Coi suoi palazzi di epoca guglielmina dalle facciate imponenti, la Kaiserhofstrasse sembra una delle strade più austere e solenni nella Francoforte della metà degli anni Trenta. In realtà, la piccola via cela, nei suoi severi edifici, una vita mondana agitata se non addirittura licenziosa. Al numero 4 vivono due prostitute che, nella strada appena dietro l'angolo, hanno il loro albergo a ore.
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Nello stesso edificio viveva anche Didi. Di giorno, unico parrucchiere maschio nel salone di bellezza per signore nella Schillerstrasse, di sera, donna maestosa con indosso una parrucca biondo chiaro, un vestito attillato con stola di pelliccia, calze di seta e scarpe dai tacchi alti. Le SS sono andate a prelevarlo dal suo posto di lavoro e lo hanno mandato in un campo di concentramento. Alcune case più avanti abita una coppia molto originale, lui detective, lei astrologa. Allo stesso numero, in una mansarda, vive il garzone del fornaio, un membro del KPD, il partito comunista, arrestato e condannato a tre anni di reclusione e poi rilasciato. Al numero 16 c'è un segretario di Stato che ha trasformato l'appartamento in un'unica grande voliera. Il caso più strano e bizzarro della Kaiserhofstrasse è rappresentato, tuttavia, dalla famiglia che vi abita al numero 19: i Senger, vale a dire Moissee Rabisanowitsch nato a Mykolaiv, Olga Moissejewna Sudakowitsch nata a Ocakiv, e figli, tutti ebrei dell'Est.
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