Superata l'eterna giostra degli avari e prodighi, Dante scende nel quinto cerchio dell'Inferno, dove avvista la città di Dite circondata dalla palude Stigia. Qui osserva la punizione dell'iracondo Filippo Argenti e, sbarcato dalla nave di Flegias, deve affrontare la fiera opposizione dei diavoli e delle furie, fino all'arrivo del Messo Divino che apre le porte di Dite.
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Tre filmati descrivono i luoghi attraversati dal settimo al nono canto, i mostruosi guardiani dell'Inferno e la miniatura della Divina Commedia.