"Ogni vita umana è come uno schiaffo del vento." Così cantava Maria Tanase, la grande interprete rumena che la dittatura volle censurare ma la cui voce non poté spegnere nel cuore della gente.
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Alla verità di queste parole, alla violenza di un secolo e ai suoi totalitarismi, alla propria esperienza di vita e di scrittura sono dedicati i saggi qui raccolti, che Herta Müller ha scritto nel corso degli ultimi anni e fra i quali è compreso anche il discorso pronunciato dalla scrittrice in occasione del conferimento del premio Nobel nel 2009. Alla lettura intensamente personale dell'opera di autori e artisti, da Elias Canetti al poeta e amico Oskar Pastior, da Emil Cioran a Maria Tanase e altri, si affiancano testi in cui il racconto su di sé è sempre anche l'accusa di ogni collaborazione all'abuso e alla violenza. Ed è nello stesso tempo un profondo scavo nel rapporto fra la percezione e la parola, dal quale sorge una poesia di così dura bellezza. Politica, raffinata riflessione letteraria e sulla scrittura, autobiografia: qui tutto nasce dal medesimo nervo, bruciante e scoperto. Poiché, come scrive l'autrice: "Io non devo una sola frase alla letteratura, bensì all'esperienza vissuta. A me stessa e soltanto a me, perché voglio poter dire quel che mi circonda".