Frequentando la socialista Angelica Balabanoff, Mussolini impara a conoscere l'arte della politica; grazie a Margherita Sarfatti, ricca veneziana di famiglia ebrea, allarga le sue conoscenze sociali e culturali; Claretta Petacci è la prima a comprendere l'importanza della potenza sessuale nella vicenda politica dell'amante.
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Roberto Olla ripercorre la parabola di Mussolini per mostrare la relazione tra il mito della virilità, anzi della dirompente carica sessuale, e la volontà di potenza. Il gioco delle analogie con l'attuale spettacolo sessuale di fine impero è inevitabile. E non a caso sul finale vediamo il Duce sulla via del tramonto, consapevole del suo declino fisico, timoroso che le telefonate con Claretta siano intercettate dai tedeschi, e forse ostaggio della cerchia ristretta di confidenti oltre che minacciato dalle trame di antichi seguaci...